Luigi Sarti, ricercatore associato (già primo ricercatore) presso l'Istituto per le Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITD-CNR), ci ha lasciato il 4 maggio 2021, a causa di un male incurabile contro cui aveva già lottato molti anni prima. 

Luigi era uno studioso brillante ed eclettico, uno di quei ricercatori con cui è un piacere collaborare, non solo perché lavorare con lui significava imparare sempre qualcosa di nuovo, ma anche per i suoi modi generosi e al tempo stesso rispettosi delle idee altrui. Ci piace anche ricordarlo per per le sue qualità umane: in lui, saggezza, equilibrio e senso dell'umorismo formavano un mix eccezionale.

Luigi ha lavorato nel campo delle Tecnologie Didattiche fin dai primi anni '80 e ha smesso di farlo solo pochi giorni prima della sua morte. Pioniere nel campo dell'Intelligenza Artificiale e delle Risorse Educative Aperte, esperto di informatica, programmazione logica, formazione docenti e progettazione didattica, ha coordinato e collaborato a numerosi progetti nazionali e internazionali. Molto  conosciuto anche nella comunità di ricerca internazionale, sin dagli anni ‘90 ha contribuito alla rivista Tecnologie Didattiche, ora diventata l’Italian Journal of Educational Technology con cui negli anni ha proseguito la collaborazione.

Luigi era in grado di descrivere concetti astratti in modo concreto e comprensibile ai non addetti ai lavori, ma anche di catturare la complessità della realtà in brillanti modelli teorici. Grazie a queste sue capacità, era un ottimo insegnante, efficace nel trasmettere un messaggio e ottimo ascoltatore. Ex studenti da tutto il mondo testimoniano la loro partecipazione al dolore per questa perdita.

La morte di Luigi è un grande dispiacere per tutti coloro che lo hanno conosciuto. Era un grande amico, un ricercatore e un collega modello, un marito affettuoso e un padre amorevole e sensibile. Per i colleghi, era qualcuno su cui poter sempre contare per un aiuto, una buona parola e un consiglio saggio e leale.

Amava definirsi "l'ingegnere dal volto umano", e anche noi vogliamo ricordarlo così.

Gli amici e colleghi dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche del C.N.R.

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