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Apprendimento senza soluzione di continuità negli spazi ibridi
Data di inizio: 21-10-2021
Data di fine: 30-06-2024
Sede ITD di riferimento: Genova

SCENARIO DI RIFERIMENTO

Attraverso la tecnologia mobile personale, sempre connessa, spesso “indossata”, ci muoviamo, in ogni momento della vita quotidiana, in modo trasversale e contemporaneo nelle dimensioni reali, virtuali e sociali. Questo movimento produce i cosiddetti spazi ibridi, nuove dimensioni in cui ci stiamo progressivamente trasferendo e che stanno modificando, e modificheranno sempre più, il modo sia di relazionarsi agli altri, sia di rapportarsi all’informazione e alla conoscenza distribuita.

Inevitabilmente tutto ciò si sta riflettendo, e si rifletterà sempre più, sui processi di apprendimento dove progressivamente si andranno ad annullare i confini fra apprendimento formale, non-formale e informale, che si mescoleranno confluendo in nuove forme di apprendimento senza soluzione di continuità negli spazi ibridi (hybrid seamless learning), con l’effetto di rilocare sistematicamente il nostro ambiente di apprendimento (ibrido) nei diversi luoghi e spazi vissuti nel corso dei diversi momenti della giornata (Trentin, 2019).

Conseguentemente anche le modalità di valutazione degli apprendimenti e dei processi che li generano dovranno essere adeguate ai nuovi spazi e alle nuove dinamiche introdotti dalla pervasività delle tecnologie digitali, soprattutto se proiettati in una logica SL.

FINALITÀ DELLA RICERCA

Da quanto sopra emerge chiaramente l’esigenza di una ricerca specifica sull’hybrid seamless learning (H-SL) finalizzata allo studio:

  • delle nuove dimensioni ibride entro cui quotidianamente agiamo e interagiamo con persone e artefatti digitali;
  • di come gli spazi ibridi possano trasformarsi in ambienti ibridi di apprendimento dove le dimensioni formali, non-formali e informali si fondono senza soluzione di continuità;
  • dei vantaggi ma anche delle criticità, dal punto di vista dei processi di apprendimento, introdotti dalla mancanza di intermediazione info-conoscitiva dovuta alla possibilità di essere al tempo stesso produttori e consumatori in prima persona delle informazioni e delle conoscenze di cui è fatta l'infosfera;
  • di approcci pedagogici all’H-SL che esaltino l’essere immersi in spazi ibridi con proposte educative nuove, come l’educazione alla visione prospettica, attraverso l’adozione di metodologie quali l’anticipatory thinking e lo speculative/critical design;
  • di differenti modalità di valutazione (degli apprendimenti e dei processi di apprendimento) che superino l’inadeguatezza delle attuali quando traslate nella logica H-SL.

LINEE DI ATTIVITA’ PREVISTE

  • LINEA 1 – Ricognizione sullo stato attuale degli studi su:
    • spazi ibridi e ambienti ibridi di apprendimento;
    • approcci pedagogici al mobile seamless learning;
    • approcci alla valutazione nei processi di apprendimento formale, non-formale e informale nel digitale;
    • competenze proiettate verso il futuro (es. pensiero prospettico);
  • LINEA 2 – Spazi ibridi, nuovi scenari e approcci per l’apprendimento senza soluzione di continuità (H-SL)
    • Definizione di un framework di riferimento per l’H-SL dove le dimensioni formali, non-formali e informali si fondano senza soluzione di continuità;
    • L’H-SL in visione prospettica, ossia come incubatore di competenze proiettate verso il futuro, quali l’anticipatory thinking e lo speculative/critical design;
  • LINEA 3 – Pianificare e valutare l’H-SL
    • Ipotesi su nuovi paradigmi per la progettazione e la pianificazione dell’H-SL;
    • Ipotesi su nuovi paradigmi per la valutazione degli apprendimenti e dei processi di apprendimento coerenti con l’idea di H-SL;
    • Assessment-driven H-SL design ossia come la progettazione di episodi valutativi (di apprendimenti, abilità, competenze) disseminati/provocati lungo il percorso formativo funga da guida nel processo di disegno e pianificazione dell’H-SL stesso ispirandosi all’approccio del backward planning.

RISULTATI ATTESI

Linee guida su come approcciare l’H-SL dal punto di vista pedagogico/andragogico/eutagogico, della pianificazione e della valutazione dei processi di apprendimento che si sviluppano nelle dimensioni ibride.

PUBBLICAZIONE DI RIFERIMENTO

Trentin, G. (2023). Imparare ad apprendere senza soluzione di continuità negli spazi ibridi. Collana “Processi e Linguaggi dell’Apprendimento”, Franco Angeli, Milano, ISBN 978-88-351-2846-5 
(open access: https://series.francoangeli.it/index.php/oa/catalog/book/994)

Responsabile:
Personale coinvolto:
Linee di ricerca:
Collaborazioni esterne:
  • Scuola dottorale in Digital Humanities dell’Università degli Studi di Genova
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